Florian Maison - San Paolo d'Argon, Provincia di Bergamo

Emanuela F.

Siamo stati a cena in questo bellissimo ristorante con l’iniziativa Gourmantico. La materia prima sicuramente di qualità, manca ancora qualche tocco di esplosività nei sapori. Tuttavia, a nostro avviso, ci sono state delle pecche; l’intera cena non è stata accompagnata da grissini o pane ma solo da circa 3/4 pezzi di focaccia (tengo a precisare, era buonissima) a testa; il nostro tavolo era anche apparecchiato con il piattino del pane. Al contrario gli altri tavoli ( non dell’iniziativa gourmantico) avevano a disposizione grissini e pane. Comprendiamo che questa iniziativa prevede un menù ristretto ma insomma grissini e pane penso siano la base. Abbiamo chiesto al cameriere se era possibile portarci del pane, alla sua risposta affermativa il pane non è mai arrivato anche perché la seconda portata su cui volevamo fare la scarpetta , nel frattempo, ci era stata portata via. L’ attesa tra un piatto e l’altro è stata abbastanza lunga, cosa che per noi non è stato un grosso problema perché è sempre piacevole chiacchierare in compagnia, lo chef ha fatto notare l’attesa sdrammatizzando piacevolmente, ma ragion per cui del pane non sarebbe guastato. Inoltre la piccola pasticceria da accompagnamento al caffe, è stata portata inizialmente solo per 4 persone ( eravamo in 5 ), dopo circa 10 minuti è stata portata la porzione mancante ma ovviamente il caffè era già stato bevuto. Personale gentile. Location molto bella.

Pietro C. S.

Sorpresa per un amico. Pranzato con menù degustazione.
Accoglienza ottima, in sala sempre presente lo Chef e la moglie, molto attenti nel servizio.
Entreee molto piacevoli, il mezzomaccheroncino ripieno alla Carbonara e la chips di polenta al nero di seppia e acciughe.
L'antipasto friarielli, peperoncino e salsiccia molto originale, mentre la sostanza sta tutta nel primo piatto ovvero la pasta e patate.
Intrigante l'utilizzo di diversi tipi di pasta che seppure tutti al dente, alla masticazione arrivano diversi. Buono il gambero e la sua bisque che arricchisce il piatto di origini povere.
Come secondo tenerissimo il Maialino, buona la purea di mele e il fondo di cottura con una piccola polpetta.
Dessert si presenta come un capolavoro.
Base di cioccolato che crea un increspatura a forma di rami sulle quali sono appoggiati dei lamponi, cioccolato bianco, una sfera alla gianduia, dello zucchero, una spugna rosa, con la sua forglia e un sorbetto al lampone.
Buono il caffè (illy) e piccola pasticceria brutto ma buono con nocciole e non ricordo cos'altro.

Locale veramente bello e luminoso. Posateria, ceramica e cristalli al top.
Bello il ragionamento dello Chef quando chiedo d'estate con l'esterno quanti coperti fanno, la risposta: "sempre uguali dentro o fuori". Non lo fanno per i soldi, ma lo fanno per passione. Applauso.

marianna C.

Ho avuto il piacere di cenare presso il rinomato ristorante stellato di Umberto De Martino e desidero condividere la mia esperienza. Innanzitutto, l'ambientazione del ristorante, immerso nel verde, è incantevole e crea un'atmosfera suggestiva.
Purtroppo, le mie aspettative molto elevate non sono state completamente soddisfatte. Nonostante la signora, che abbiamo scoperto essere la moglie dello chef, sia stata gentile ed educata, il servizio è risultato mediocre.
Ho notato che il personale era limitato, con solo poche persone tra cui lei, il marito e qualche aiuto.
Abbiamo optato per il menu degustazione dello chef. La qualità dei prodotti utilizzati era indubbiamente alta, e l'idea dietro la realizzazione dei piatti era interessante. Tuttavia, l'esecuzione è stata un po’ deludente. I piatti mancavano di quel sapore esplosivo in bocca che ci si aspetta da un ristorante stellato Michelin.
La prima portata, un aperitivo verticale, è stata presentata in modo creativo. Tuttavia, il pacchero non era cotto al momento, un difetto che ha inciso sull'esperienza complessiva. Come anche le focacce e grissini che non erano della giornata stessa.
I Krapfen di capasanta, pur avendo ingredienti di qualità come la capasanta e la ricotta, hanno deluso a causa della capasanta che sembrava distaccata dal fritto. L'insalata di pomodori con acqua di pomodoro, invece, è stata eccezionale, trasmettendo sapori genuini e legati alla terra.
Il foie gras, cioccolato e pere, è stata troppo dolce per i miei gusti personali, con una quantità di salsa insufficiente a bilanciare i sapori. Il riso carnaroli con astice, lime e menta, ha deluso con il suo sapore che ricordava più un risotto al parmigiano e limone che un piatto gourmet. Fortunatamente, la triglia in crosta di pane farcita al lardo ed erbette, è stata un vero punto alto.
Per quanto riguarda il dolce, "Tra i giardini di Sorrento", è stato accettabile, sebbene il sorbetto fosse un po' scarso rispetto alla quantità di cioccolato bianco e al "biscotto sbriciolato" sotto di esso.
Il servizio è stato complessivamente cordiale, anche se avrei apprezzato un maggiore coinvolgimento da parte dello chef, che avrebbe potuto rendere l'esperienza più personale.
La colazione del mattino successivo è stata un'altra piccola delusione. Nonostante il personale fosse evidentemente limitato, mi aspettavo un servizio più attento, volevamo chiedere del pane, ma nessuno è apparso per soddisfare questa richiesta. Inoltre, la mancanza di comunicazione e dettagli riguardo a cosa ci fosse stato servito ha aggiunto un tocco di insoddisfazione.
In conclusione, nonostante la cortesia e la gentilezza dimostrate dal personale, l'esperienza complessiva non ha soddisfatto purtroppo le nostre aspettative.
Grazie comunque per l'opportunità e l'esperienza offerta.

Michele I.

Cena con amici col menù Gourmantico: location bella e scenografica con parcheggio adiacente. Accoglienza di classe così come gli ambienti interni e la sala con la bella vetrata sul panorama sottostante. Belli i tavoli tondi e spaziosi.
Il servizio è stato davvero impeccabile.
Molto apprezzato il bollicine metodo classico francese che ci ha accompagnato fino al dessert con bicchieri sempre puntualmente riempiti, cosa non scontata.
Venendo al cibo il giudizio diventa un così così, abbiamo tutti apprezzato le focacce e l'amuse-bouche, ma il cappuccino di salsiccia e friarielli è stato più scenografico che altro e la pasta e patate con bisque di gamberi piuttosto scialba.
Un po' meglio il maialino croccante ed il dolce, tuttavia alla fine eravamo tutti un po' delusi.
Forse è mancato qualcosa con materia prima di maggior pregio.
La serata è stata nel complesso molto piacevole così come il sobrio saluto finale dello chef in sala.

Uba P.

Questo ristorante merita ben più di una sola stella che, per ora, la famosa guida ha deciso di assegnarli. C'è passione da parte dello chef De Martino, e sua moglie, nella gestione del ristorante. Gli ambienti sono curatissimi, il servizio lo è altrettanto. I piatti sono ricercati, con contaminazioni partenopee, come da origini dello chef.
I dolci eccezionali, panettone sublime.
...
Sono tornato a distanza do un anno, ritrovando la stessa accuratezza e passione.
Bravi!

Livio P.

Bellissima location posta su di una collinetta che guarda San Paolo D Argon. Ristorante bellissimo, pulito, riservato con curioso particolare di quadri alle pareti contenenti camicie di chef con dedica. Cibo buono, elegante, raffinato. Servizio impeccabile.

Anna I.

Non avendo né le competenze, né le conoscenze, e tantomeno l'autorità, per recensire un ristorante stellato, vorrei che questo fosse piuttosto un ringraziamento e un apprezzamento per l'esperienza vissuta, a partire dalla posizione del locale che offre una vista inedita sulle colline e le bellezze nei dintorni di San Paolo d'Argon, soprattutto con le luci della sera. Al paesaggio fa da contrappunto lo stile moderno del locale, perfettamente integrato nel bosco. Il calore del locale all'interno altro non è che il riflesso della dedizione e della passione dello chef, della sua compagna e di tutto lo staff, che con serietà, professionalità e simpatia, sanno guidarvi nell'idea di cucina dello chef. Idea che passa ovviamente attraverso i 4 menù degustazione. "La Terra", menù di carne, si caratterizza per i sapori forti e decisi degli ingredienti protagonisti in sé (lumache, animelle, anatra...), ma "addomesticati" da sapienti connubi con altre componenti, quali verdure, salse, cotture diversificate, ecc. Un pasto che non sarà solo un pasto, ma un'esperienza attraverso l'armonia che semplici ingredienti possono creare se combinati sapientemente. Ecco perché il prezzo si giustifica: non si paga "una cena", si paga la conoscenza che l'ha prodotta e che si trasmette poi a chi la prova.

Gabriele S.

Esperienza oltremodo deludente, soprattutto per via del servizio, assolutamente non alla altezza del luogo e delle aspettative create leggendo le altre recensioni. Siamo stati completamente dimenticati dal personale di sala, che, solo a noi, non ha offerto in degustazione quello che presumo fosse una colomba classica ed una al cioccolato preparate dallo chef. Abbiamo atteso 1 ora e 20 minuti senza che nessuno si ricordasse di portarci o anche solo chiederci se volessimo il caffè. Per diverso tempo durante il pasto mi sono trovato con bicchieri sia di acqua che di vino vuoti e non riempiti, tant'è che quando ci è stato finalmente servito il caffè mi sono dovuto alzare dal tavolo per versarmi l'acqua da solo.
Una cena per cui avevamo alte aspettative, ma che ci ha lasciato parecchio delusi.