Antica Casa rurale Aquilecchia - Melfi, PZ

Ruggiero Fucci

E' un ostello appartenuto alla famiglia Aquilecchia di Melfi, proprietari terrieri, in cui vi era l'abitazione patronale (al piano superiore) con annessi altri vani (piano terra e cortile) in cui alloggiava la servitù, botteghe, stalle e depositi dei prodotti della terra. Sulla facciata principale, vi sono due torri di guardia, ancora in discreto stato, mentre il portone centrale, su cui vi erano le effigi della famiglia (visibile fino al 2008), è andato in rovina e non è più rintracciabile in loco. Come tutti i piccoli villaggi rurali, comprende una chiesetta (edificata nel 1847) e probabilmente anche dei piccoli edifici adibiti a scuola, ad uso delle famiglie dei lavoratori che qui trascorrevano gran parte dell'anno al servizio dei padroni.
Il luogo si trova poco dopo il ponte sul fiume Ofanto, che qui delimita il confine tra Puglia (provincia di Foggia in agro di Cerignola-Ascoli Satriano) e la Basilicata (provincia di Potenza), con la vicina città di Lavello -PZ- (visibile dal posto) e la città di Melfi (poco distante), essendo questa parte di territorio proprio in agro di Melfi, precisamente San Nicola di Melfi, zona industriale dove sorgono gli stabilimenti della FIAT e, prima ancora, gli stabilimenti della Barilla.
Nonostante l'industrializzazione della zona, avvenuta principalmente negli anni '80 del secolo scorso, il posto conserva ancora la sua naturale "rusticità", permettendo a molte specie di volatili di nidificare e vivere senza restrizioni, come la poiana, il falco pellegrino e altri vari tipi di uccelli che vivono nei pressi dei fiumi, non ultima la cicogna che, a volte, nidifica in questi luoghi, specialmente nei pressi di Borgo La Moschella (frazione di Cerignola -FG-): è ritornato anche il gruccione che, dopo tanto tempo, è ritornato a nidificare in quel di Cerignola, poco fuori dal centro.
Si gode di una bella vista del paesaggio intorno, dalle colline della vicinissima parte pugliese, all'altrettanto vicino monte Vulture; è un posto ideale per le passeggiate campestri, dove è possibile praticare il birdwatching, la pesca di fiume ed anche raccogliere diverse specie di verdure spontanee commestibili come le cicorie, la rucola e i cardi.
Nella zona, lungo la strada che costeggia gli stabilimenti della FIAT, della Barilla e di altre Aziende, vi sono Bar-Tabacchi-Pizzeria-Ristorante e perfino un Hotel (il Federico II).
In pochissimo tempo si possono raggiungere in macchina (o con mezzi pubblici - qui vi sono le fermate -), oltre alle cittadine locali di Lavello e Melfi, anche la vicinissima parte del sub-appennino Dauno (Puglia -FG-) che confina con la Basilicata, con le cittadine di Candela, Rocchetta Sant'Antonio e, perchè no, anche Ascoli Satriano e Cerignola. Proprio lungo la strada rurale (asfaltata) che, passando per Borgo La Moschella, conduce a Cerignola, è visibile la condotta idrica dell'Acquedotto Pugliese (che ha origine da Caposele - AV -), il più lungo d'Europa, nonchè di una stupenda vista della Valle dell'Ofanto, con sullo sfondo il Santuario di Maria SS. di Ripalta, sulla riva alta del fiume Ofanto.